Castello di Pentefur a Savoca

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Descrizione

La cittadina di Savoca è conosciuta per essere un luogo in cui si presentano tante rovine, dei segni indelebili che raccontano la storia non solo di questo territorio ma dell’intera Sicilia. Tra questi scenografici luoghi è possibile trovare anche i resti del Castello di Pentefur, uno dei simboli più iconici di Savoca, sia del suo presente che, soprattutto, del suo passato. Si tratta di un edificio che oggi si mostra solo in alcune sue parti, ma nonostante tutto riesce a trasmettere un importante valore culturale a chiunque attraversi il suo spazio, oggi arricchito da una vegetazione spontanea che rende questo edificio ancor più affascinante e particolareggiato. Il Castello di Pentefur porta questo nome dal colle sopra il quale fu costruito, diventandone ben presto un punto di riferimento per tutti gli abitanti del territorio.

Storia del Castello di Pentefur a Savoca

Il Castello di Pentefur fu edificato sopra un monte per una scelta prettamente strategica, in quanto ne favoriva gli avvistamenti a lontane distanze, oltre a rendere difficile il percorso da attraversare agli eventuali nemici che intendessero attaccarlo. L’epoca originaria del Castello di Pentefur è ancora incerta, sebbene gli storici sia concordi nel collocarlo in un periodo tardo bizantino, lo stesso in cui si sviluppava un piccolo villaggio che avrebbe poi dato vita a Savoca. A quel tempo, il villaggio si sviluppava in cinque quartieri, da cui per l’appunto potrebbe derivare, a sua volta, il termine Pentefur. Il Castello di Pentefur subì due grandi rifacimenti nel corso della sua storia, il primo durante il dominio arabo, intorno al IX secolo, mentre il secondo è riconducibile al XII secolo, durante l’epoca normanna, in cui Ruggero II di Sicilia lo trasformò per farne una residenza estiva, ricoprendo tale ruolo per diversi secoli. La bellezza architettonica del Castello di Pentefur fu seriamente intaccata dal terremoto del 1693, prima, e da quello del 1783, dopo, con quest’ultimo che ne diede il definito crollo che lo portò in rovina. Tuttavia, i fasti del Castello di Pentefur continuano a vivere nel resto di Savoca, poiché le sue macerie furono utilizzate dai savocesi per la realizzazione delle loro abitazioni.

Architettura del Castello di Pentefur a Savoca

Dei pochi ruderi che rimangono del Castello di Pentefur vi sono principalmente alcuni tratti della sua cinta muraria, in cui prevale una chiara merlatura ghibellina che, molto probabilmente, avrebbe predominato su tutto l’edificio. Da come sono disposti i resti del Castello di Pentefur, si può anche affermare che originariamente disponeva di una forma trapezoidale, in cui era anche presente una grande torre di forma quadrangolare. Il Castello di Pentefur disponeva anche di ampie cisterne, oltre a una cucina abbastanza capiente. Ancora oggi è possibile ammirare alcune sue pavimentazioni, che sono riuscite a resistere ai tanti secoli trascorsi.

Come arrivare al Castello di Pentefur a Savoca

Arrivare al Castello di Pentefur è davvero semplicissimo, in quanto situato nel centro storico di Savoca, la quale si può raggiungere da qualsiasi punto della Sicilia senza troppe difficoltà, in quanto servita dalle Strade Provinciali 19 e 21, quotidianamente attraversate dagli autobus delle autolinee siciliane. A circa 5 km è presente la Stazione Ferroviaria di Santa Teresa di Riva, perfetta per chi si sposta coi treni regionali. Chi arriva in Sicilia con l’aereo può atterrare presso l’Aeroporto di Catania, situato a circa 80 km da Savoca.

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