La leggenda narra che il Palazzo Platamone venne eretto sui ruderi dell’antico tempio romano dedicato a Bacco. Adibito a residenza della ricca e potente famiglia Platamone, è da sempre considerato uno dei palazzi più eleganti non solo di Catania, ma dell’intera epoca medioevale siciliana. Oggi viene più comunemente chiamato “Palazzo della Cultura” in quanto rappresenta la sede principale degli eventi culturali della città di Catania.
Costruito nel XV secolo come abitazione della famiglia Platamone, è caratterizzato dalla presenza di decorazione a spina di pesce, più comunemente noti come “chevron”, tipiche dell’architettura islamica che dominò Catania fino alla metà dell’XI secolo. Nell’edificio sono rappresentati diversi archi realizzati in pietra calcarea, con numerose mensole in cui sono raffigurati motivi floreali e figure umane. La struttura presenta anche un grande chiostro centrale in cui è possibile osservano ogni aspetto architettonico caratteristico dell’edificio.
Anche il Palazzo Platamone fu vittima del terremoto del 1693 che rase al suolo gran parte della città di Catania. Alle opere di ricostruzione parteciparono i più grandi architetti dell’epoca, tra cui vi sono diversi riferimenti anche a Giovanni Battista Vaccarini, uno dei principali artefici della rinascita di Catania post-terremoto. Nel corso del tempo, la struttura divenne un grande monastero, fin quando nel 1909 venne acquistato dal comune per spostare in tale edificio alcuni uffici finanziari. Oggi il Palazzo è stato totalmente riqualificato e adibito a mostre, concerti e vari eventi di caratura artistica e culturale, tanto che è da tutti conosciuto anche come “Palazzo della Cultura”.
La famiglia Platamone fu una delle più ricche e potenti famiglie di Catania, in grado di ottenere numerosi incarichi istituzionali, oltre ad onorificenze nobiliari, tra cui il principe Michele Platamone e il marchese Francesco Platamone, oltre a numerosi membri della famiglia insigniti della carica di cavalieri. Il personaggio più illustre della famiglia fu molto probabilmente Giovanni Battista Platamone, il quale ricoprì il ruolo di viceré e ottenne il possesso di diversi feudi siciliani, costruendo un patrimonio così grande al punto di diventare uno dei pochi in grado di poter prestare denaro al re.
Il Palazzo Platamone è situato in via Vittorio Emanuele II al numero civico 121, qualche metro dopo alla scenografica e monumentale Piazza del Duomo di Catania. Lo si può raggiungere tramite gli autobus di AMT Catania, grazie alle linee 530, 927 e L-EX che transitano esattamente in prossimità dell’edificio, oppure tramite treno con la linea R/RV con fermata alla Stazione Centrale di Catania. Inoltre, tramite la Metropolitana di Catania è possibile raggiungere la fermata di Piazza Stesicoro e poi percorrere un breve tratto del lato sud di Via Etnea fino a Piazza del Duomo, proseguendo poi per il Palazzo Platamone.