I Faraglioni di Aci Trezza, nel loro insieme, compongono l’Arcipelago delle Isole dei Ciclopi, uno dei luoghi più suggestivi non solo della Riviera dei Ciclopi, ma dell’intera Sicilia Orientale, riuscendo, ogni anno, ad attirare l’attenzione di milioni di turisti che accorrono per ammirare le incredibili bellezze naturali di Aci Trezza che è possibile trovare nel raggio di pochi metri.
Le origini dei Faraglioni di Aci Trezza sono antichissime, risalenti addirittura a oltre mezzo milione di anni fa, quando le prime attività vulcaniche sottomarine iniziarono la formazione di queste imponenti strutture rocciose che fuoriescono dalle acque cristalline del mare siciliano. La presenza della roccia lavica, oltre ad essere ampiamente diffusa sulla terra forma, dove le colate laviche del vulcano Etna hanno fornito tantissimo materiale che è stato poi utilizzato per la realizzazione di numerosi monumenti e importanti edifici storici, si mostra con la sua particolare eleganza anche nelle acque siciliane, con questa opera regalataci dalla natura grazie alla quale ancora oggi possibile godere di un meraviglioso paesaggio degno di scenografia di film hollywoodiani.
La storia più suggestiva, e probabilmente anche la più diffusa nelle credenze popolari, vede la formazione dell’Arcipelago delle Isole dei Ciclopi con una natura ben diversa da quella vulcanologica, come specificato nel paragrafo precedente. Secondo la mitologia greca e alle opere di Omero, in particolar modo l’Odissea, la presenza dei Faraglioni di Aci Trezza è dovuta allo scontro tra Ulisse, protagonista dei racconti, e il Ciclope Polifemo, il quale risiedeva insieme ai suoi fratelli nelle grotte presenti nella vicina montagna. La furia di Polifemo lo portò a scaraventare degli enormi massi rocciosi in mare, con l’intento di fermare la fuga di Ulisse che, con la sua astuzia, riuscì comunque a scappare dalla Sicilia e dalle grinfie del ciclope. I massi lanciati da Polifemo nelle acque rimasero li, diventando quelli che noi oggi chiamiamo Faraglioni di Aci Trezza. Oltre alla mitologia, anche la letteratura vede spesso protagonisti questi luoghi di rara bellezza, come ad esempio ne I Malavoglia, romanzo realizzato dello scrittore siciliano Giovanni Verga che, lasciandosi ispirare da Aci Trezza, realizzò uno delle sue opere più apprezzate, ambientata, per l’appunto, proprio in queste terre.
Molti dei Faraglioni di Aci Trezza sono situati a pochissimi passi dalla costa, potendoli quindi ammirare direttamente dalla spiaggia mentre si trascorre una fantastica giornata estiva nel mare siciliano di Aci Trezza. Per osservare al meglio anche i Faraglioni più distanti è necessario l’uso di imbarcazioni, tramite le quali è possibile attraversare uno scenografico tour tra l’Arcipelago delle Isole dei Ciclopi, scoprendo la rara bellezza di questo luogo incantevole.
Aci Trezza è una frazione di Aci Castello, situato in provincia della città di Catania, da cui dista meno di 10 km, facilmente percorribili in pochissimi minuti partendo dal centro del capoluogo. I collegamenti stradali che portano alla Riviera dei Ciclopi, e dunque anche ad Aci Trezza, sono molteplici, fornendo diverse soluzioni per chi si sposta da altre città siciliane in direzione di Aci Castello. Le autolinee regionali di AST Azienda Siciliana Trasporti forniscono numerose corse giornaliere che collegano fino a Catania, Aci Trezza e altri comuni limitrofi, rappresentando un’ottima alternativa per visitare questi luoghi. Arrivando in Sicilia tramite aereo, l’Aeroporto Fontanarossa di Catania è lo scalo aeroportuale più vicino, da cui è possibile usufruire delle autolinee che collegano a tutti i comuni vicini a Catania.