La città di Castellammare del Golfo è una delle località situate nel territorio trapanese che può vantare la presenza di gran numero di monumenti, i quali si distribuiscono in modo eterogeneo lungo tutto il suo territorio. Basti pensare al suo centro storico, in cui vi è la scenografica Chiesa Madre di Santa Maria del Soccorso, o al Monte Inici, in cui si concentrano vari siti archeologici dal grande valore storico e culturale. Oltre a questi, anche la costa di Castellammare del Golfo presenta importanti punti d’interesse degni di nota, come il Castello Arabo Normanno, il simbolo più importante per la città, da cui ne deriva anche il suo nome. Il Castello Arabo Normanno, per tutti i castellammaresi, è conosciuto anche come Castello a Mare, in quanto fino agli anni ’80 era lambito dalle acque del Mar Tirreno, oggi leggermente ritiratesi.
La maggior parte delle fonti arrivate ai giorni nostri circa il Castello Arabo Normanno derivano da Idrisi, storico e geografo che descrisse esaustivamente questo maniero sia nei suoi usi che nella sua forma architettonica. Idrisi parlava del Castello Arabo Normanno come un’invalicabile fortezza, tra le più imponenti della sua epoca, opera realizzata durante il X secolo dal magistrale operato degli arabi, che proprio in quel periodo controllavano la Sicilia. Dopo gli arabi, questo Castello fu utilizzato anche dai normanni, i quali ne apportarono anche numerose modifiche strutturali, esattamente come fecero gli svevi subito dopo. Grazie a queste modifiche, il Castello Arabo Normanno poté godere di un migliore impianto difensivo, che venne arricchito da una mastodontica cinta muraria e da torri poste ai suoi lati. Dopo aver resistito a numero battaglie, il Castello Arabo Normanno fu distrutto dalla potente offensiva comandata da Federico II d’Aragona, che si occupò anche della sua ricostruzione. Dopo essere stato tramandato da famiglia nobiliare in famiglia nobiliare, il Castello Arabo Normanno è oggi un luogo pubblico, all’interno del quale si trova anche la sede del Museo La Memoria del Mediterraneo, contenente importanti cimeli riguardanti l’affascinante storia di Castellammare del Golfo, ripercorrendo tutte le sue epoche, dalla preistoria fino a quelle più contemporanee.
Come lo descriveva Idrisi, il Castello Arabo Normanno, originariamente, era circondato da un fossato che ne migliorava le sue difese, potendone effettuare l’accesso solo tramite un ponte levatoio. A quel tempo, vista la vicinanza con le acque del Mar Tirreno, il Castello Arabo Normanno disponeva di una suggestiva area delimitata da alcuni scogli all’interno della quale vi si concentrava l’acqua marina quasi come a formare una piscina naturale, che lo stesso Idrisi descriveva come Vasca della Regina, in quanto si pensava fosse utilizzata come ambiente privato della sovrana. L’attuale edificio mostra l’architettura delle ultime modifiche effettuate dagli Aragonesi durante il Cinquecento, sebbene l’edificio risulta essere decisamente più rimaneggiato rispetto alle sue condizioni originali. Ad ogni modo, il Castello Arabo Normanno mostra ancora tutta la sua monumentalità, con le sue possenti mura che elevano l’edificio per diversi metri. Le aperture verso l’esterno sono poche, le quali si possono notare solo nei piani più alti, in cui sono presenti alcune finestre e piccole feritoie.
Visitare il Castello Arabo Normanno è tra le tappe fondamentali per chiunque si reca a Castellammare del Golfo, una cittadina che si può facilmente raggiungere grazie alle Strade Statali 187 e 731, oltre che alla Strada Provinciale 2, sulle quali viaggiano anche gli autobus delle autolinee siciliane. Ulteriori collegamenti sono rappresentati dalla Stazione Ferroviaria di Castellammare del Golfo, perfetta per chi viaggia coi treni regionali, e dall’Aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo, uno dei principali scali aeroportuali della Sicilia che si trova a circa 40 km di distanza da Castellammare del Golfo.