Il Museo Diocesano Vito Ballatore è uno dei più importanti contenitori culturali della città di Mazara del Vallo, il quale, principalmente, mostra tutti i dettagli storici legati all’arte sacra in città. Il Museo Diocesano Vito Ballatore è il luogo perfetto per trasmettere la grande importanza che la religiose ha sempre avuto in questa suggestiva località portuale, grazie al quale si possono ripercorrere diverse epoche storiche, ognuna delle quali caratterizzata da alcuni dettagli che vengono egregiamente raccontati dalle esposizioni del Museo Diocesano Vito Ballatore.

Storia del Museo Diocesano Vito Ballatore a Mazara del Vallo

Il Museo Diocesano Vito Ballatore nasce nel 1993, grazie al contributo del vescovo Emanuele Catarinicchia che intendeva istituire un luogo che riuscisse a raccontare tutta la storia religiosa della città. Prima ancora della nascita di questo museo, infatti, la città di Mazara del Vallo disponeva della Sede Vescovile come luogo museale per l’archiviazione di importanti cimeli e documenti storici, la quale venne istituita dai Normanni nel 1093, una delle più antiche in Sicilia. Dopo essere stato chiuso per qualche anno, il Museo Diocesano Vito Ballatore è stato riaperto al pubblico durante il 2009.

Palazzo del Seminario a Mazara del Vallo

Il Museo Diocesano Vito Ballatore si trova all’interno dello scenografico Palazzo del Seminario, uno splendido edificio che si trova nelle immediate vicinanze della Cattedrale del Santissimo Salvatore. L’originaria sede del Palazzo del Seminario fu costruita nel 1579, mentre l’attuale edificazione fu realizzata nel 1710, con un monumentale porticato composto da 11 arcate a tutto sesto, i cui pilastri mostrano una base quadrangolare e diversi decori. Prima di accedere al Museo Diocesano Vito Ballatore occorre attraversare un ulteriore porticato, questo composto da ben 16 arcate rette da 20 colonne tuscaniche.

Cosa vedere al Museo Diocesano Vito Ballatore a Mazara del Vallo

All’interno del Museo Diocesano Vito Ballatore sono presenti numerose collezioni di arte sacra, ognuna delle quali la si può racchiudere in una categoria ben specifica ed egregiamente trattata dallo stesso polo museale, potendo effettuare dei percorsi alla scoperta delle tradizioni mazaresi.

• Sculture: la maggior parte delle opere scultoree presenti nel museo sono riconducibili a Ignazio Marabitti, uno dei più apprezzati del Settecento, le cui sculture sono presenti in diverse chiese della Sicilia;
• Monumento Montaperto: questo è lo splendido monumento sepolcrale realizzato da Domenico Gagini nel 1485, il quale raffigura un gruppo statuario che mostra il Redentore, la Vergine Annunziata, gli Evangelisti e le Virtù Cardinali, il tutto realizzato tramite una perfetta lavorazione del marmo che fanno di questa opera come uno dei capolavori più apprezzati della scuola di Gagini;
• Opere d’Argento: nei locali che custodiscono le Opere d’Argento si possono ammirare ben oltre 150 reperti di arte sacra, alcuni dei quali risalenti anche al Trecento, i quali raccontano una parte importante della storia locale;
• Pinacoteca: tra i locali più suggestivi del Museo Diocesano Vito Ballatore vi sono quelli adibiti alla sua Pinacoteca, in cui vengono raccolti dipinti e affreschi di ogni epoca, raffiguranti i principali elementi del culto mazarese.

Come arrivare al Museo Diocesano Vito Ballatore a Mazara del Vallo

Arrivare al Museo Diocesano Vito Ballatore è molto facile, in quanto la città di Mazara del Vallo si può raggiungere grazie alla Strada Statale 115 e alla Strada Regionale 18, sulle quali viaggiano anche gli autobus delle autolinee siciliane. Chi si sposta con le navi può arrivare al Porto di Mazara del Vallo, mentre chi viaggia coi treni regionali può raggiungere direttamente la Stazione Ferroviaria di Mazara del Vallo. Arrivando da più lontano e utilizzando i collegamenti aerei, si può atterrare presso l’Aeroporto di Palermo, situato a circa 100 km di distanza, oppure all’Aeroporto di Trapani, distante appena 35 km da Mazara del Vallo.