Il Parco Minerario di Floristella e Grottacalda è una delle più importanti rappresentazioni siciliane di archeologia industriale, in grado di mostrare, su un territorio che si estende per oltre 400 ettari, le meraviglie minerarie del sottosuolo siciliano, particolarmente ricco, grazie al quale è stato possibile ricavare preziosi materiali e, soprattutto, lo zolfo, che hanno gettato le basi dell’economia siciliana, fornendo il sostentamento economico a numerose famiglie di minatori che vi hanno lavorato nei secoli passati. Per tali motivi, il Parco Minerario di Floristella e Grottacalda non è un semplice punto d’interesse da visitare, ma un vero e proprio monumento la cui storia si mescola con quella della città di Piazza Armerina.
Il Parco Minerario di Floristella e Grottacalda racchiude le antiche miniere di zolfo situate nel territorio di Piazza Armerina, attive sin dal Settecento. Originariamente, l’intensiva attività estrattiva dava lavoro a migliaia di siciliani che, tuttavia, erano spesso costretti a eseguire dei lavori faticosi, senza protezione alcuna e, spesso, con una paga misera, tanto da suscitare le attenzioni dell’illustre Luigi Pirandello, lo scrittore siciliano che si ispirò proprio alle miniere di Floristella e Grottacalda per la stesura della sua novella “Ciaula scopre la luna”. Le miniere di Froristella e Grottacalda, dopo essere state tra le più importanti d’Europa per l’estrazione dello zolfo, ebbero un calo nei primi anni del XX secolo, riprendendosi, però, rapidamente dopo la seconda guerra mondiale, in particolar modo dal 1963 in poi, quando il loro controllo passò direttamente alla Regione Siciliana, che ne fece proseguire la produzione a pieno regime fino al 1986. A partire dal 1991 diviene un’area protetta, fondando così l’attuale Parco Minerario di Floristella e Grottacalda.
Presso il Parco Minerario di Floristella e Grottacalda è ancora oggi possibile ammirare tutti gli strumenti che originariamente venivano utilizzati dai minatori siciliani che vi lavoravano. Tra le due miniere di Floristella e Grottacalda si contano circa 180 gallerie sotterranee utilizzate per gli scavi, in cui si possono ancora oggi notare i segni dei picconi lasciati sulle pareti. A queste gallerie si affiancano diversi pozzi estrattivi e alcuni ascensori verticali, sia elettrici che a vapore, i quali permettevano ai minatori di poter raggiungere le profondità delle miniere. Nella parte superficiale del Parco Minerario di Floristella e Grottacalda si trovano le varie strutture che un tempo venivano utilizzate per l’immagazzinaggio delle risorse minerarie e per la loro relativa lavorazione.
Il Parco Minerario di Floristella e Grottacalda si trova a circa 15 km dal centro urbano di Piazza Armerina, ma comunque ben servito dai collegamenti stradali vista la sua posizione geografica che lo vede collocato al centro della Sicilia. Il Parco Minerario di Floristella e Grottacalda si trova nei pressi della Strada Provinciale 4, che insieme alle Strade Provinciali 12, 15, 16, 89a e alle Strade Statali 117bis e 288 portano direttamente al centro storico di Piazza Armerina. La città è servita anche dagli autobus delle autolinee siciliane, mentre chi viaggia in treno può utilizzare i collegamenti che portano alla Stazione Ferroviaria di Dittaino o alla Stazione Ferroviaria di Enna, entrambe distanti circa 30 km da Piazza Armerina. Chi è costretto a spostarsi in aereo, la città di Piazza Armerina dista circa 80 km dall’Aeroporto Fontanarossa di Catania, il più servito in Sicilia sia dalle compagnie aeree nazionali che internazionali.