La Chiesa di Sant’Antonio Abate, conosciuta anche come Santuario di Maria Santissima Addolorata o Santuario Diocesano dell’Addolorata, è un piccolo edificio religioso situato nel comune di Monterosso Almo, intitolato a uno dei Santi che vanta più fedeli in questo territorio. Per i cittadini di Monterosso Almo la devozione verso Sant’Antonio Abate, sebbene non sia il loro Santo Patrono, è particolarmente marcata da diversi avvenimenti storici, che hanno portato il culto verso Sant’Antonio Abate a crescere sempre di più, fino ai giorni nostri, in cui viene venerato con una ricorrenza annuale che raccoglie la partecipazione di numerosi devoti e turisti. La bellezza architettonica di questo edificio, ha permesso alla Chiesa di Sant’Antonio Abate di essere elevata a Monumento Nazionale. Questo luogo di culto è uno dei più frequentati di Monterosso Almo, vista anche la dualità dei culti che avvicina le tradizioni dei devoti sia di Sant’Antonio Abate che dell’Addolorata.
Come per la maggior parte degli edifici storici della Sicilia orientale, più in particolare del Val di Noto, la storia della Chiesa di Sant’Antonio Abate a Monterosso Almo è divisa in due parti separate dal sisma del 1693. Prima del terremoto era già presente una Chiesa intitolata a Sant’Antonio Abate, sebbene non si è riusciti a trovare dei documenti attendibili che possano attribuire una corretta datazione sulla precedente struttura. Dopo il sisma la Chiesa di Sant’Antonio Abate venne ricostruita totalmente poiché andata distrutta, riedificandola nel nuovo centro urbano, lo stesso in cui si trova oggi. La riedificazione dell’edificio è stata accompagnata dall’operato di importanti artisti dell’epoca, che ne hanno impreziosito gli interni con strepitose opere d’arte.
La facciata della Chiesa di Sant’Antonio Abate a Monterosso Almo è molto semplice, in cui spicca l’unico portale d’ingresso, di colore verde petrolio, ove figurano degli altorilievi che ne conferiscono maggiore prestigio, oltre ad essere accerchiato da due colonne, intersecate nelle mura, a cui fanno capo dei capitelli corinzi. All’unico ordine della facciata è posto, sulla sua cima, una struttura campanulare in cui sono presenti tre piccole campane. Gli interni della Chiesa di Sant’Antonio Abate sono decisamente più scenografici, con un’unica navata che è arricchita da dipinti fastosi e di particolare pregio, con stucchi e affreschi presenti anche sulla volta.
Sant’Antonio Abate è il Santo Protettore degli animali, motivo per cui il suo culto a Monterosso Almo è sempre stato parecchio diffuso, in quanto la popolazione è storicamente composta da allevatori e contadini. Nella storia popolare, la figura di Sant’Antonio Abate è spesso accompagnata con quella di un maialino, poiché, anticamente, il grasso di maiale veniva utilizzato per alleviare i bruciori di un virus, l’herpes zoster, all’epoca conosciuto come ignis sacer (fuoco sacro) e oggi meglio noto come Fuoco di Sant’Antonio, proprio per il folklore legato a queste usanze. Anche per questi motivi, gli allevamenti suini, nel territorio di Monterosso Almo, si diffusero in breve tempo.
La Chiesa di Sant’Antonio Abate si trova in Piazza Sant’Antonio, nel lato nord del comune di Monterosso Almo, che trattandosi di un piccolo paesino dista poche centinaia di metri dal suo centro. Arrivare a Monterosso Almo è davvero semplice, complice la Strada Statale 194 che la attraversa totalmente, permettendo gli spostamenti interregionali sia in auto che con gli autobus delle autolinee siciliane. Partendo da più lontano si potrà viaggiare in aereo e fare scalo all’Aeroporto di Comiso, situato a circa 30 km, o all’Aeroporto Fontanarossa di Catania, a 70 km ma ben più servito dalle compagnie aeree.