La Stazione Ferroviaria di Porto Empedocle, chiamata anche Stazione Centrale, è decisamente molto particolare, in quanto oltre a svolgere le sue più tradizionali funzioni è anche uno dei musei più suggestivi del territorio siciliano, ospitando diversi cimeli dell’archeologia industriala siciliana. Si tratta di un raro esempio di Stazione Museo, che continua, in un lato, ad accogliere il passaggio dei treni che si spostano per la Sicilia, mentre in un altro lato mostra un vero e proprio pezzo di storia siciliana, con numerosi reperti in esposizione che racchiudono l’essenza dell’industria ottocentesca.
Durante il Novecento, la Stazione Ferroviaria di Porto Empedocle fu una delle più trafficate della Sicilia, in cui quanto si trovava al termine della ferrovia che collegava Palermo ad Agrigento, quando ancora si chiamava Girgenti, per poi culminare proprio a Porto Empedocle, in cui i treni concludevano le loro corse per poi ripartire nel verso opposto. Oltre ai vari collegamenti che permettevano ai siciliani di spostarsi con grande facilità, la Stazione Ferroviaria di Porto Empedocle si collegava anche a tutti i punti di imbarco delle miniere di zolfo sparse nell’area di Agrigento, svolgendo un importante ruolo per quanto riguardo il commercio delle risorse minerarie della Sicilia, dato che la maggior parte di queste passavano per Porto Empedocle prima di essere smistate e vendute. Durante gli anni ’30 la Stazione di Porto Empedocle vide diminuire il numero di passeggeri, a causa della nuova Stazione Ferroviaria di Agrigento che fece cambiare numerose tratte, continuando, tuttavia, a mantenere una posizione di rilievo per quanto riguarda il traffico di merci, mantenuta fino alla fine degli anni ’60. A partire dal 2014, la Stazione Ferroviaria di Porto Empedocle acquisisce maggiore prestigio divenendo un Parco Ferroviario, mutando parte delle funzioni per ospitare un importante museo che continua a ricevere sempre nuovi cimeli da esporre.
Oggi la si può definire come una Stazione Museo, in quanto conserva numerosi impianti di archeologia industriale, principalmente di carattere ferroviario, i quali sono rimasti in funzione fino a qualche decennio fa, prima dell’elettrificazione della Stazione di Porto Empedocle avvenuta durante gli anni ’80. Tra i vari reperti storici si possono ancora oggi ammirare l’antica rimessa delle locomotive a vapore, con annesse colonne idrauliche per il relativo rifornimento. È presente anche una torre girevole a doppio scartamento e un grande magazzino utilizzato per stivare le merci che arrivavano dalle miniere di zolfo, in cui si trovano anche tutti gli strumenti che venivano utilizzati dagli operai del tempo. Tra i locali più suggestivi vi è anche il fabbricato che ospitava il luogo in cui trascorrevano le pause i ferrovieri, potendone ammirare anche la mensa e gli alloggi.
La Stazione Museo di Porto Empedocle è uno dei luoghi più facile da raggiungere in questa città, anche perché essa stessa rappresenta uno dei tanti punti d’arrivo in città. A questo collegamento si aggiungono anche le Strade Statali 115ter e 640, quest’ultima nota per essere la Strada degli Scrittori, che vengono quotidianamente attraversate anche dagli autobus delle autolinee siciliane. Chi arriva in Sicilia con l’aereo può arrivare tramite l’Aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo e l’Aeroporto Fontanarossa di Catania, distanti da Porto Empedocle rispettivamente 150 e 170 km.