La Chiesa Madre di San Nicola di Bari è il principale luogo di culto della città di Acate, che conserva tra le sue mura l’importante storia della città. Situata nel cuore del centro storico cittadino, è uno dei luoghi più frequentati di Acate, non solo dai fedeli ma anche dai turisti, i quali restano incantati dalla bellezza architettonica della struttura.
Originariamente, nel periodo del Principato di Biscari, la Chiesa Madre di Acate era intitolata a San Biagio, Santo Patrono della città, come testimonia l’omonima via antistante, al tempo una ricorrente di tutte le chiese, e numerosi documenti storici che affermano questa tesi. La Chiesa Madre venne edificata presumibilmente tra la fine del XIII secolo e l’inizio del XIV, per poi essere ristrutturata diverse volte nei secoli successivi, anche a causa dei terremoti che arrecarono diversi danni, tra cui il devastante sisma del 1693. Solo nel XIX secolo la Chiesa Madre di Acate, nel dialetto locale chiamata anche “a Matrici”, venne intitolata a San Nicola di Bari.
La suggestiva facciata della Chiesa Madre di San Nicola di Bari è caratterizzata dalla presenza di due campanili i cui apici culminano in una forma piramidale, situati ai lati della struttura, che proteggono l’unico ingresso, posto al centro dell’edificio. L’intera facciata può essere vista come un insieme di figure geometriche squadrate, ognuna delle quali rappresenta una sezione specifica, contornate da dettagli che ne impreziosiscono lo stile. All’interno si trova una grande navata centrale a cui seguono due navate laterali contigue dove sono poste diverse opere d’arte, tra cui molte statue raffiguranti San Biagio, San Giuseppe e la Madonna delle Grazie. Nei sotterranei della Chiesa Madre di San Nicola di Bari sono state trovate delle cripte al cui interno erano conservati dei corpi risalenti a diversi secoli fa.
Secondo una leggenda popolare, la Chiesa Madre di San Nicola di Bari, il Convento dei Frati Cappuccini e il Castello dei Principi di Biscari erano, un tempo, tutti collegati da passaggi sotterranei, che probabilmente sarebbero serviti ai Principi di Biscari come eventuale via di fuga in caso di attacchi. Questa leggenda potrebbe avere un fondo di verità, infatti, in seguito a degli scavi nella piazza adiacente durante dei lavori manutentivi, è stato scoperto un profondo fossato che potrebbe rappresentare la conferma di quella che comunque resta uno dei principali racconti folkloristici di Acate.
Raggiungere Acate per visitarne la Chiesa Madre di San Nicola di Bari, oltre agli altri luoghi di importante interesse storico e culturale, è molto semplice, in quanto la città è ben collegata con la rete stradale siciliana, in particolar modo con le Strade Provinciali 1, 2 e 3 che collegano direttamente ad Acate. Si può arrivare in questi luoghi anche con gli autobus delle autolinee siciliane, oltre che in aereo vista la vicinanza dell’Aeroporto di Comiso.