L’Isola di Lampedusa è la principale isola dell’Arcipelago delle Isole Pelagie, di cui ne è la più grande sia come dimensioni che come popolazione, contando la quasi totalità degli abitanti del comune agrigentino di Lampedusa e Linosa. L’isola, sorta dal distaccamento di una placca continentale africana, esattamente come l’Isola Lampione dello stesso arcipelago, è famosa per aver dato i natali a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, uno dei più importanti scrittori italiani del Novecento, discendente dalla famiglia nobiliare dei Tomasi, Principi di Lampedusa.
Morfologicamente si può definire l’Isola di Lampedusa come un Horst, ovvero un pilastro tettonico realizzato dall’accavallamento delle falde della crosta terrestre. Lungo tutto il territorio dell’Isola di Lampedusa è possibile godere di splendidi paesaggi naturali e spiagge tra le più belle della Sicilia e del mar Mediterraneo.
L’Isola di Lampedusa è stata per lungo tempo disabitata, fino ai primi anni dell’ottocento, secolo in cui avvenne il primo tentativo di colonizzazione da parte di un maltese che ne acquisì la proprietà. La prima colonia venne rimpolpata anche dalla presenza di alcuni inglesi, sebbene la popolazione dovette abbandonare quasi totalmente l’isola a causa della peste del 1813. Intorno al 1840, l’Isola di Lampedusa entrò sotto la dominazione dei Borbone, per poi confluire, nel 1861, nel Regno d’Italia insieme alla Sicilia.
Con la sua superficie di oltre 20 km2, l’Isola di Lampedusa è la più estesa dell’Arcipelago delle Isole Pelagie, riuscendo ad ospitare circa 6500 abitanti nel suo territorio, caratterizzato dalla presenza di colline e distese naturali in cui la vegetazione regna incontrastata.
La flora e la fauna dell’Isola di Lampedusa sono molto più simili a quelle dell’Africa mediterranea che della Sicilia, con diverse specie che furono importate dai Principi Tomasi di Lampedusa, tra cui cervi, capre, cinghiali, buoi e asini, che, però, sono ormai definitivamente scomparsi. L’Isola di Lampedusa è un importante luogo per gli uccelli migratori, tra cui il Gabbiano Reale e il Falco della Regina, le due principali specie che qui nidificano. Questo territorio è popolato anche dalle tartarughe, sia terresti che marine, quest’ultime che depongono le loro uova proprio nelle spiagge lampedusane, uno degli ultimi punti del Mediterraneo che vede ancora la loro presenza. I mari circostanti sono ricchi di pesci, dai più piccoli ai più grandi, potendo avvistare frequentemente delfini, balenottere, capodogli, tonni e pesci spada.
Le Spiagge dell’Isola di Lampedusa sono il motivo principale per cui ogni anno sono sempre di più i turisti che vi si recano per trascorrere le proprie vacanze estive, potendo vantare di alcuni luoghi incantevoli, dei paradisi terrestri tra i più belli in tutta la Sicilia.
Molto suggestiva è l’Isola dei Conigli, situata a circa 30 metri dalla costa lampedusana, che è uno dei punti più scenografici dell’intero territorio, in cui si trova anche la meravigliosa Spiaggia dei Conigli, tra le più belle e apprezzate al mondo.
Raggiungere l’Isola di Lampedusa è molto semplice, in quanto si trova a circa 8 ore di motonave dalla costa di Agrigento, principale punto siciliano da cui spostarsi verso Lampedusa tramite imbarcazione. L’Aeroporto di Lampedusa è, invece, la soluzione migliore per chi preferisce spostarsi in aereo, vantando collegamenti con gli scali aeroportuali della Sicilia e del resto dell’Italia.
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