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Mylai: l’antica storia di Castelmola tra Siculi e Tiranni

Castelmola è un bellissimo borgo medievale situato in prossimità della città di Taormina, che si può ammirare in tutto il suo splendore dalla Piazza Sant’Antonio, il Belvedere di Castelmola. Questa ridente località siciliana vanta tradizioni importanti sia nelle ricorrenze, tra le quali spiccano il Presepe Vivente e le attività del Natale a Castelmola, che nel campo enogastronomico, con il Blandanino, ovvero il Vino alle Mandorle, che è tra le più apprezzate eccellenze del territorio. Le tradizioni di Castelmola vertono intorno al suo simbolo principale, da cui deriva il nome della città, ovvero il Castello di Mola, un antico monumento di cui oggi restano solo dei ruderi, ma grazie ai quali è stato possibile ricostruire la storia di questa suggestiva cittadina che, nelle sue origini, era conosciuta col nome di Mylai.

Le similitudini storiche con Taormina

La nascita e lo sviluppo della città di Castelmola sono spesso riconducibili agli stessi passaggi vissuti dalla vicina Taormina, tanto che inizialmente si pensava che queste due località facessero parte dello stesso agglomerato urbano, sebbene poi si ha avuto certezza, tramite approfonditi studi, che si tratta di due località distinte ma che per la loro stretta vicinanza hanno quasi sempre vissuto le varie epoche storiche allo stesso identico modo.

I primi abitanti di Mylai

I primi insediamenti urbani a Castelmola risalgono al lontano VIII secolo a.C., durante l’Età del ferro. I primi ad abitare Castelmola furono i Siculi, da sempre considerati come una delle popolazioni che, insieme agli Elimi e ai Sicani, furono anche tra i primi abitanti della Sicilia. Del periodo siculo sono rimaste, a Castelmola, diverse testimonianze, tra le quali si registrano i ritrovamenti di numerose ceramiche oltre a una necropoli riconducibile al loro periodo storico. Furono proprio i Siculi, primi abitanti dell’attuale Castelmola, a battezzare questa località col nome di Mylai.

I Tiranni di Mylai

L’antica Mylai fu abitata per diversi secoli dai Siculi, i quali adottavano uno stile di vita molto semplice. Nel 396 a.C. questa cittadina venne presa di mira da Dionisio, tiranno di Siracusa, che tentò più volte di conquistarla, venendo sempre respinto dalle ottime difese sicule, fino a quando riuscì a sferrare l’attacco decisivo nel 392 a.C., segnando ufficialmente il suo ingresso a Mylai e la nascita della tirannia anche in questo territorio. Alla morte di Dionisio, avvenuta nel 367 a.C., il controllo di Mylai passò nelle mani di un altro tiranno, Andromaco, il quale si adoperò per migliorare la città mediante la costruzione di infrastrutture più moderne ed efficienti. È proprio ad Andromaco che si deve la costruzione di nuove fortificazioni e di grandi cisterne d’acqua.

La fine della Tirannia a Mylai

L’ultimo tiranno a governare su Mylai fu Gerone di Siracusa, uno dei più emblematici della storia. Gerone riuscì a conquistare Mylai durante la Prima Guerra Punica, regnando ininterrottamente fino al 214 a.C. Dopo di lui l’antica cittadina di Mylai vide il passaggio di numerose popolazioni, dai romani ai bizantini, passando per arabi e Normanni, ma sempre riuscendo a conservare i suoi tratti originari, che conferiscono, ancora oggi, alla città di Castelmola un fascino unico nel suo genere.

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