La Zampogna di Monreale, tra tradizioni e folklore

La Zampogna è uno degli strumenti musicali più iconici nelle tradizioni siciliane, in particolar modo durante il periodo natalizio, in cui il folklore tipico dell’isola vuole che gli zampognari del territorio arrivino in città per intonare le canzoni tradizionali direttamente davanti ai Presepi allestiti nelle case dei siciliani. La Zampogna di Monreale è una variante di questo strumento, che viene identificata come Zampogna a Chiave, che si distingue dalla più diffusa “Zampogna a Paro”, in quanto presentano diverse canne melodiche. Oggigiorno, in tutto il territorio palermitano, non esiste una festività natalizia senza gli zampognari, i quali si incamminano proprio da Monreale per raggiungere ogni località, intonando le suggestive note prodotte dalla Zampogna di Monreale.

La Costruzione della Zampogna di Monreale

La Zampogna, che sia di Monreale o meno, è uno strumento a fiato che viene sempre prodotto artigianalmente con la stessa identica tecnica di sempre. La Zampogna di Monreale è composta da 4 o 5 canne, di cui solo due sono utilizzati per le melodie, mentre le altre producono una nota fissa. L’aria viene accumulata all’interno di una sacca realizzata interamente in pelle di pecora o di capra, sebbene oggi non è raro trovarle con delle camere d’aria in gomma, dalla quale si riesce a produrre la vibrazione che compone il suo caratteristico suono.

Origini della Zampogna

La zampogna a chiave, quella tipica di Monreale, ha dalle origini riconducibili agli inizi del Settecento, probabilmente importata dalla Campania, in cui vi sono delle zampogne molto simili nella loro manifattura e nelle loro caratteristiche. Sebbene oggi siano uno strumento musicale utilizzato prevalentemente per le ricorrenze natalizie, in origine, le zampogne erano uno strumento molto più diffuso, utilizzato praticamente in ogni canto dell’epoca barocca. La tradizione legata alle zampogne, in Sicilia, si è un po’ affievolita poco dopo la metà del XX secolo, restando comunque ben salda nel folklore di Monreale e di molte altre località siciliane, in cui la tradizione continua ad essere portata avanti, vantando numerose famiglie di zampognari che tramandano questa suggestiva usanza di generazione in generazione, rappresentando un vero e proprio punto di riferimento per il Natale in Sicilia.

La Zampogna Siciliana

In Sicilia, la “Ciaramedda”, come viene dialettalmente chiamata la Zampogna, è uno strumento diffuso in tutto il territorio, soprattutto nelle località di montagne, in cui nasce. Anticamente, infatti, la zampogna siciliana veniva realizzata e suonata proprio dai contadini locali, i quali allietavano le strade di paese mentre le attraversavano per portare i propri animali a pascolare. Tra il Settecento e l’Ottocento, si era soliti trovare, al tramonto, diversi zampognari fare ritorno nelle loro case in montagna intonando le canzoni della tradizione siciliana, riscontrando anche un interessante coinvolgimento degli abitanti dei paesini, i quali partecipavano cantando e ballando durante il loro passaggio. Per la Sicilia, la zampogna ha segnato la nascita di un vero e proprio mestiere, in quanto la sua rapida diffusione portò allo sviluppo di vere e proprie botteghe artigiane che le realizzavano e si occupavano anche delle loro relative manutenzioni, a cui si affiancavano, talvolta, anche dei veri e propri insegnati che impartivano lezioni. In antichità, proprio come accade ancora oggi, la zampogna trova la sua principale collocazione durante il Natale, tanto che sono numerosi i Presepi Viventi della Sicilia, come quelli organizzati annualmente nel Natale a Monreale, in cui viene riproposta la figura dello zampognaro.