La Chiesa di San Matteo è stata per lungo tempo il principale luogo di culto della città di Scicli, tra le cui mura i Cristiani si rifugiavano per celebrare le funzioni religiose. L’attuale edificio si presenta con la sua struttura Settecentesca, realizzata in seguito al terremoto del 1693, ma la sua storia è ben più radicata nel tempo, con alcune documentazioni che la collocherebbero ai primi anni del IV secolo. La Chiesa di San Matteo è oggi totalmente abbandonata e in stato di rovina, ma la sua posizione, sopra l’omonimo colle che veglia sulla città, e la sua ricca storia fanno di questo luogo uno dei più affascinanti del territorio, al punto da essere considerata dagli sciclitani come principale monumento di Scicli.
La prima edificazione di una Chiesa intitolata a San Matteo nel territorio di Scicli avvenne in epoca paleocristiana, nei primi anni della diffusione del Cristianesimo in Sicilia. Il Colle San Matteo ha, quindi, sempre ospitato un edificio religioso, sebbene più volte distrutto e ricostruito nel tempo, l’ultima volta nel Settecento. Fino al 1874 la Chiesa di San Matteo è stata il Duomo di Scicli, con la popolazione della vecchia cittadina che si era sviluppata proprio nel suo intorno, popolando l’intero colle. Durante il XIX secolo gli abitanti di Scicli cominciarono a spostarsi a valle, abbandonando prima il colle e poi, proprio nel 1874, anche il loro Duomo, spostando i suoi arredi in una nuova Chiesa costruita nel nuovo centro urbano. A partire da questa data, la Chiesa di San Matteo venne abbandonata a sé stessa, lasciata vittima delle calamità naturali e, a causa di totale assenza di manutenzione, si trova oggi in stato di degrado, ma nonostante tutto riesce comunque a mantenere un incredibile fascino e una rara bellezza architettonica.
Originariamente, come concepita nell’ultima edificazione del Settecento, la Chiesa di San Matteo si componeva di tre navate e tre absidi, con un campanile incorporato nel transetto a destra. La facciata è rimasta incompiuta, ma presenta comunque i caratteri inconfondibili dello stile Barocco Siciliano, ampiamente diffuso nel periodo post sisma. È qui possibile ammirare una struttura con colonne, capitelli corinzi, e grandi portali d’ingresso arricchiti da decorazioni e cornici. Il secondo ordine della facciata è sviluppato su una forma piramidale, il cui vertice presenta comunque dei tratti dolci e rotondeggianti. L’interno della Chiesa di San Matteo è particolarmente danneggiato, a causa del crollo del soffitto che la ha totalmente esposta alle intemperie, ma riuscendo, in ogni caso, a conservare molti dei dettagli architettonici che ci permettono di ammirare un edificio colmo di storia e significato. Nei sotterranei della Chiesa di San Matteo sono ancora presenti le antiche Catacombe, i cui locali venivano utilizzati per le cripte.
La Chiesa di San Matteo è posta sul Colle San Matteo, nella parte orientale della città e a circa 500 metri dal centro di Scicli. La città di Scicli si trova più a sud di Ragusa e di Modica, molto vicino alla costa sud orientale della Sicilia, ampiamente frequentata dai turisti, e ben servita da numerosi collegamenti stradali percorribili sia in auto che con gli autobus delle autolinee siciliane. L’Aeroporto di Comiso, situato a circa 50 km di distanza, è il più vicino, mentre l’Aeroporto Fontanarossa di Catania, sebbene disti a poco più di 100 km, è il più servito della Sicilia, con collegamento diretto verso Scicli tramite autolinea. A circa 20 km è situato il Porto di Pozzallo, grazie al quale è possibile arrivare a Scicli anche tramite nave.