Storia di Santo Stefano di Camastra, la città delle Ceramiche

La città di Santo Stefano di Camastra è un grande contenitore di storia, arte e cultura, che si possono separare in due periodi storici ben specifici, uno relativo all’antica città e l’altro riconducibile a un’epoca più moderna, che inizia a partire dal 1682, data che segna la totale ricostruzione di questa stupenda località. Ripercorrendo la storia di Santo Stefano di Camastra è possibile apprezzarne meglio tutte le sue tradizioni, tra le quali spiccano le meravigliose Ceramiche, presenti in ogni luogo della città e, soprattutto, perfettamente raccontate dal Museo della Ceramica a Santo Stefano di Camastra. Oltre all’aspetto museale, visitando le vie storiche della città è molto facile imbattersi in antichi siti, nei quali potrete notare alcuni dettagli che richiamano a particolari episodi avvenuti numerosi secoli fa.

Origini di Santo Stefano di Camastra

La città di Santo Stefano di Camastra è stata abitata sin dai tempi antichi, a tal punto che citavano la presenza di un primordiale centro abitato già diversi storici dell’epoca classica, come Tucidide e Cicerone, certamente due tra i più rappresentativi per le loro epoche. Purtroppo, di questi periodi storici non rimani quasi nulla, eccetto per qualche raro reperto archeologico rinvenuto in questo territorio, che comunque non lasciano ricostruire molto sulla vita di questo antico villaggio. Ciò che si può affermare è che, originariamente, i primi abitanti di Santo Stefano di Camastra vivessero prevalentemente di agricoltura, occupando la parte più interna dell’attuale territorio comunale.

Santo Stefano di Camastra e i Normanni

Maggiori informazioni sulla storia di Santo Stefano di Camastra si hanno durante l’Epoca dei Normanni, tanto che sono ancora oggi presenti, all’interno degli archivi comunali, diversi documenti datati a quel periodo, alcuni dei quali intestati proprio al Gran Conte Ruggero. Durante il periodo dei Normanni e, più in generale, fino alla conclusione del Medioevo, il territorio di Santo Stefano di Camastra passò sotto il controllo di altre cittadine, in primis a Mileto in Calabria e poi a Santa Anastasia di Castelbuono.

L’Epoca dei Camastra a Santo Stefano di Camastra

Il Seicento è il secolo in cui Santo Stefano di Camastra diventa un feudo, che dopo essere passato per mano a diversi signori, nel 1668 entra nelle grazie di Giuseppe Lanza Barresi, il Duca di Camastra, dal quale la storica cittadina, che fino a quel tempo si chiamava solo Santo Stefano, ne acquisirà anche il suo nome. Il centro abitato di Santo Stefano di Camastra venne totalmente distrutto da una frana durante il 1682, con la conseguente ricostruzione dell’intero nucleo cittadino in una posizione leggermente più distante, coi primi edifici che furono inaugurati nel 1683. La rifondazione della città fu dovuta grazie all’operato degli stessi Camastra, i quali donarono ai cittadini superstiti le loro terre, cosicché potessero utilizzarle sia per costruirne le loro nuove abitazioni che per poter continuare la lavorazione dei campi. La famiglia Camastra finanziò anche la realizzazione delle prime botteghe artigiane adibite alla lavorazione della meravigliosa Ceramica di Santo Stefano di Camastra, che ancora oggi riesce a distinguersi come una delle opere artistiche più rinomate della Sicilia e rappresenta una delle principali fonti di reddito per l’intera città.